Parodontologia

Curiamo le malattie gengivali

Cosa sono le malattie parodontali

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Le malattie parodontali sono patologie che interessano le strutture di supporto dei denti  (osso e gengiva).  

Si distinguono fondamentalmente in parodontite e gengivite.  

La parodontite, comunemente definita “Piorrea”, è una patologia infettivo-infiammatoria  che colpisce le gengive ed è associata alla distruzione irreversibile dei tessuti di sostegno  dei denti (osso e gengiva). La parodontite può essere classificata a seconda del grado di  severità, di complessità, di distruzione e di rapidità di progressione, in 4 stadi e 3 gradi  (Federazione Europea di Parodontologia, 2017) 

La parodontite è sempre preceduta da uno stato di gengivite, che è un’infiammazione  delle gengive caratterizzata da arrossamento del margine gengivale, gonfiore, edema e  sanguinamento gengivale (spontaneo o causato da forze meccaniche quali lo  spazzolamento dei denti o il sondaggio del dentista). Un paziente soffre di gengivite se ha  almeno il 10% dei propri siti che sanguina al sondaggio (Federazione Europea di  Parodontologia, 2017).  

Quali sono le cause di gengivite e parodontite?

La gengivite è causata nella maggioranza dei casi da placca batterica e tartaro intorno ai  denti. Se non trattata la gengivite può evolvere in parodontite. Si calcola che dal 10% al  15% delle persone nel mondo sia affetta da parodontite severa (Kassebaum et al., 2014).
La parodontite è, infatti, la sesta patologia più comune al mondo. Mantenere un’ottima igiene orale e sottoporsi a controlli regolari dal proprio dentista  consentono di prevenire/curare la gengivite e quindi di prevenire/curare la parodontite,  perché si possono  tenere sotto controllo sia il livello di placca/tartaro presente nella propria  bocca che eventuali fattori di rischio che possono predisporre alla parodontite. 

Prevenire la malattia parodontale

Per prevenire qualsiasi malattia gengivale è fondamentale quindi fare una pulizia dei denti meticolosa che non si limita al solo uso dello spazzolino da denti. Il tartaro però non può essere eliminato completamente con gli strumenti a disposizione a casa, quindi è fondamentale stabilire con l’odontoiatra una serie di visite di controllo per la pulizia dei denti, in modo da RIDURRE A ZERO il rischio di infezioni gengivali! 

I continui e costanti controlli dal proprio dentista, pulizie approfondite professionali, riducono quindi  il rischio di gengiviti ricorrenti e di conseguenza allontanano una possibile estensione dell’infezione nel tempo all’osso di supporto dei denti  evitando perdita dei denti.

Come si cura la parodontite?

Essendo la parodontite causata dalla presenza di placca batterica attorno ai denti, la prima  fase della terapia parodontale ha lo scopo di rimuovere tutti i depositi di placca batterica  presenti attorno ai denti e di controllare i fattori di rischio per la parodontite (es. stile di vita, fumo di sigaretta, diabete, correggere otturazioni infiltrate o debordanti che facilitano la  ritenzione di placca, etc.).  

Se la distruzione data dalla parodontite è avanzata, si può ricostruire l’osso e la gengiva  che sono stati persi mediante interventi chirurgici ricostruttivi, che grazie alle tecniche di  oggi sono interventi minimamente invasivi.  

Se uno o più denti devono essere estratti, possono essere sostituiti con impianti o protesi anche in pazienti affetti da parodontite, se questa è stata  trattata.

I sintomi della parodontite

La parodontite è spesso asintomatica e indolore, presenta sintomi lievi che spesso si tende a considerare passeggeri. Per questa ragione è fondamentale sostenere regolari sedute di igiene dentale professionale, in modo da impedire che la malattia si sviluppi indisturbata. In genere i segnali caratteristici della parodontite sono diversi, in genere si manifestano di pari passo all’aggravarsi del disturbo:

  • Sanguinamento gengivale
  • Alito cattivo persistente
  • Recessione gengivale
  • Ipersensibilità dentale
  • Mobilità dei denti

Il sanguinamento gengivale, in genere uno dei primi segni di una gengiva in sofferenza, spesso può non  verificarsi nei pazienti forti fumatori, per cui è bene in questi casi sottoporsi a controlli attenti dal proprio dentista.

Come mi accorgo di avere la parodontite?

La parodontite è spesso asintomatica e indolore o presenta sintomi lievi, spesso  passeggeri. Per questa ragione è fondamentale sottoporsi ad una visita dal proprio  dentista e sottoporsi a regolari sedute di igiene dentale professionale, in modo da impedire  che la malattia si sviluppi indisturbata.  

Premesso questo, esistono alcuni segni clinici tipici della parodontite che si manifestano  di pari passo all’aggravarsi del disturbo: 

  • Sanguinamento gengivale
  • Alito cattivo
  • Recessione gengivale
  • Ipersensibilità dentale
  • Mobilità dei denti

Il sanguinamento gengivale è un primo segnale da non sottovalutare; per questo  consigliamo sempre ai nostri pazienti in caso compaia sanguinamento alle gengive di  programmare una visita di controllo e di non lasciar passare troppo tempo tra una  seduta di igiene dentale e l’altra. 

La terapia causale

In caso di parodontite o predisposizione naturale, fisseremo delle sedute di igiene professionale, che andranno ripetute durante l’anno, con una scadenza personalizzata a 6 mesi, 4 mesi, 3 o 2 mesi in base alla condizione specifica del singolo paziente

Inoltre, istruiamo i pazienti su come portare avanti una corretta rimozione del tartaro per mantenere un buon livello di salute dentale e gengivale, evitando eccessi di carica batterica, fornendo le indicazioni migliori in termini di tecniche di spazzolamento, spazzolini e scovolini/ fili interdentali o dentifrici/colluttori personalizzate per ogni singolo paziente.

Le fasi del trattamento sulle cause sono tre:

  • Fase istruttiva: individuate le possibili cause della malattia o della predisposizione, i pazienti vengono istruiti sulle pratiche igieniche più efficaci da portare avanti a casa.

  • Detartrasi e levigatura radicolare: grazie a strumenti manuali e ad ultrasuoni, rimuoviamo placca e tartaro da denti e gengive, andando a fondo nelle tasche parodontali.

  • Asportazione degli elementi infetti: in presenza di carie o infiltrazioni batteriche all’interno delle protesi, si provvede alla loro eliminazione definitiva. Nei casi più gravi, estraiamo i denti compromessi.

Terapia chirurgica

La soluzione chirurgica diviene necessaria in presenza di grave recessione gengivale o perdita di osso, quando i denti sono messi a rischio. In questi casi è possibile intervenire con tre approcci distinti:

  • La chirurgia parodontale resettiva prevede la rimodellazione delle ossa e delle gengive per ridurre la profondità delle tasche parodontali e facilitare l’igiene orale domiciliare.

  • La chirurgia rigenerativa prevede l’utilizzo di membrane rigeneranti per favorire la ricostruzione ossea e il recupero del volume perduto, necessario per mantenere la stabilità dei denti.
  • La chirurgia mucogengivale mira a coprire le radici dei denti esposte a causa di una recessione gengivale attraverso l’utilizzo di innesti gengivali.
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